Brain Swipe

In un momento di mutazione, dovuto all’accelerazione tecnologica, il digitale spinge anche verso una mutazione antropologica.

La mente diventa digitale, il corpo viene digitalizzato, l’essere umano diventa un social media. C’è il bisogno di cliccare, schiacciare, fare swipe…

La digitalizzazione della generazione porta con sè le personalità sfocate, il sentimento di essere costantemente toccati.

Prima o poi arriveremo al punto dove non ci incontreremo neanche, essendo immersi nella “fake reality” digitale. Trascurando l’umano negli umani, stiamo facendo favore alle tecnologie allontanandosi sempre di più…

Perché molto spesso si crea un opinione basata sulle fake news apparse sui social media come TikTok
dove i video possono essere anonimi e creare una falsa immagine? E sempre più spesso i figli sanno discutere temi che i genitori non supponevano neanche esistessero? Tutto ciò dipende dal fatto che la nuova generazione dispone di un eccesso di informazioni che potrebbe portare a qualche confusione. Quello di cui ha bisogno la generazione Z è informazione filtrate e confermata.

I giovani sanno più cose, ma spesso sono cose inutili. Sanno parlare ma non di temi importanti. La
cultura si è persa, poiché oggi non si ritiene necessaria averla per poter socializzare.

La digitalizzazione della generazione porta con se anche la perdita di concentrazione. Se un testo ha una
lunghezza maggiore di cinque righe non si legge, diventa noioso. Se un video è più lungo di un minuto non si guarda.

In qualche senso si è persa la curiosità. I giovani non hanno voglia di essere informati – gli bastano i
video su TT. Pure il leggere è diventato tabù. La distanza tra schermo e carta sembra incolmabile. La carta si è trasformata in qualcosa di sconosciuto. E lo sconosciuto spaventa.

Filtrare le informazioni che ci raggiungono è un potere assolutamente fattibile. Perché l’essenziale che
serve per distinguersi dalla massa è avere la capacità di crearsi il punto di vista proprio senza l’aiuto del
opinione altrui.

Adesso son tutti criminali
Siamo diventati il sottofondo di un podcast
Un balletto per TikTok
Sembra di vedere un film senza colonna sonora

Salmo, “Criminale”

Tedunche

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